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COSAP

Ultima modifica 30 luglio 2020

Cosap è l'acronimo per Canone per l'Occupazione di Spazi Pubblici. Detto canone è dovuto dal soggetto che utilizza in modo esclusivo uno spazio pubblico oppure un’area pubblica. Per spazio pubblico devono intendersi strade, corsi, piazze, aree di proprietà privata soggette a servitù di passaggio pubblica, i beni appartenenti al demanio e i beni di proprietà del Comune. L’occupazione può essere anche solo temporanea, ed in questo caso si intende per un periodo inferiore all’anno, oppure permanente e quindi per più di un anno oppure, addirittura, senza alcuna scadenza. Da ciò discende che l’occupazione, per essere regolare, è consentita solo laddove vi sia un rilascio della relativa concessione. La somma dovuta viene determinata in base a diversi fattori quali la durata dell’occupazione (temporanea o permanente) l’attività per la quale si richiede l’occupazione e l’ampiezza della superficie da occupare e deve essere versata al Comune o alla Provincia. La Cosap è succeduta alla Tosap ovvero alla Tassa per l’Occupazione di spazi e di Aree Pubbliche, tributo abrogato a partire dal 1 gennaio 1999. La Tosap e la Cosap avevano però delle sostanziali differenze: la Tosap era un’entrata tributaria mentre la Cosap è un canone. La Tosap aveva una propria disciplina legislativa poiché era stata prevista dal D.Lgs 507/1993 mentre la Cosap è disciplinata dal D.Lgs 446/1997 che demanda però l’intera disciplina del canone al regolamento di ogni comune. Dunque con tale rimando viene ampliata la potestà legislativa dell’Ente Comunale che dal punto di vista delle tariffe risulta essere pienamente autonomo.


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